L'età dell'innocenza
Carolina ha nove anni ed è una bambina con un viso dolcissimo, incorniciato da lunghi capelli ondulati castano chiaro con riflessi dorati, intelligente ed estroversa affronta la vita con allegria. All’apparenza è tranquilla e riservata, piena di premure per il fratellino Filippo di quattro anni, con cui si comporta come una mammina, ma sa stare in compagnia degli amici. Non si tira indietro a buttarsi sul campetto da calcio e sfidare i maschi nel dare calci al pallone, si getta nella mischia e si accalora per un fuorigioco, corre con i lunghi capelli che ondeggiano, femminile e grintosa, sicuramente da grande farà una strage di cuori. Ieri sera, alla vigilia della sua Prima Comunione, ha dedicato a me che le insegno catechismo una poesia sull’amore e con l’aiuto del babbo l’ha messa sul Blog, eccola per tutti voi che mi leggete:
L'amore
E' un fuoco che scalda.
E' una forza nell'animo.
Ci aiuta a credere in noi stessi,
sconfigge il male.
Con l'amore nasce l'amore.
Ma che belle parole, nate dal cuore di una bambina che crede al valore dei sentimenti, quelli veri che ci aiutano a crescere e riempiono di calore il nostro cuore; quando amiamo non abbiamo timore di affrontare qualunque ostacolo e l'animo si fortifica.
Oggi ero emozionata a vedere Carolina e gli altri bambini, tutti vestiti di bianco, nel giorno del loro incontro con Gesù, erano così dolci e innocenti, come in un miracolo. Anche quelle adorabili piccole pesti dei maschietti sembravano angioletti e si sono comportati benissimo, Iacopo è riuscito a camminare in processione senza molleggiare come Celentano, Francesco, Giorgio e Dhaniel sembravano sotto l’effetto di camomilla e valeriana, mai stati così composti. Andrea, il più piccolo, mi faceva tenerezza con i suoi capelli biondi ritti con il gel, lui gioca a calcio e vuol sembrare grande e allora si impomata i capelli… Mi sono stupita di Giovanni che è sempre giunto in ritardo a tutte le lezioni, stamani è arrivato mezz’ora prima, non credevo ai miei occhi! E le bambine, che dire, con la loro coroncina di fiori bianchi erano un incanto, Mariange, la gazzella nera ha suonato il campanello di casa mia alle otto e trenta, quando l’appuntamento era un’ora dopo, aveva paura di fare tardi ed era così graziosa con la sua pelle color cioccolata e l’abito bianco. Marta e Giovanna erano luminose con sorrisi che avrebbero incantato chiunque e poi Francesca, così sicura e determinata, è andata all’altare e ha letto la preghiera con voce ferma, senza nessuna esitazione, come Giorgio…
Miei cari bambini devo proprio dire che mi avete commossa e sono stata orgogliosa di voi, siete sempre nel mio cuore, restate puri perché l’età dell’innocenza è in assoluto la più bella…