Le "rune" sono segni di scrittura nell'alfabeto dei popoli nordici e gli elfi i piccoli geni dell'aria nella mitologia nordica. Come Elfa desidero comunicare parole di saggezza, pace e solidarietà fra i popoli, aiutare le persone a ritrovare se stesse, ad avere più autostima e a vivere meglio la loro vita. Occorre iniziare e terminare la giornata con un sorriso. Amare sempre appassionatamente l'esistenza e le persone che incontri sul tuo cammino.

domenica, marzo 12, 2006

Nuvole nel vento

Una giornata di vento forte, come raramente si vede a Firenze, fa freddo e si sta bene al sole. Il cielo che la mattina era terso si riempie di nuvole, ma non rinuncio ad andare a passeggiare nel bosco a Vincigliata, come elfa ho bisogno di aria, del contatto con gli alberi, la terra, amo il profumo dell’erba, guardare i fiori che timidamente cominciano ad affacciarsi, quasi a mostrare che la primavera sta arrivando, anche se l’inverno ancora non se ne vuole andare.
Coinvolgo Valentina, che come me adora camminare, e ci avventuriamo nel bosco, siamo ben coperte, il vento è gelido, comincia a nevischiare, ma sul sentiero siamo protette dai cipressi e non si sente il freddo, arriviamo nella radura degli ulivi e ci fermiamo ad assaporare la pace appoggiate ad un tronco rugoso: è magnifico osservare il paesaggio. Le foglie argentate degli ulivi si muovono al vento, come le cime dei cipressi, ma nella radura il vento è come rallentato, la sua voce si sente solo nel bosco, unita a quella degli uccelli.
Nevischia più forte, il cielo è plumbeo anche se il sole cerca di far capolino, il vento sospinge come in un turbinio i piccoli cristalli di neve che ci investono, ridiamo e camminiamo più velocemente per arrivare alla chiesa di S. Lorenzo e S. Maria a Vincigliata e trovare rifugio nella canonica. Il giardino, che con Paolo ho ribattezzato “giardino dell’anima” è pieno di violette, mi fanno tenerezza, nell’orto il pesco e l’albicocco sono già fioriti, speriamo non geli questa notte.
Al ritorno il cielo si apre, il vento sospinge le nuvole bianche che si inseguono nell’azzurro sopra le cime degli alberi, mi viene in mente il “Cantico delle creature” di S. Francesco d’Assisi, dove si loda il Signore per “frate vento e per l’aria, il nuvolo e il sereno ed ogni tempo”. Amo il vento che è riuscito a spazzare via le nuvole grigie e ha portato quelle bianche, trasformando un pomeriggio d’inverno in una ventosa e fredda primavera. Arrivata a casa vado a ricercare la mail che Valentina che mi aveva mandato quando le avevo confidato che adoravo le nuvole bianche, sono pensieri di Osho che ho condiviso dal primo istante:

Una nuvola bianca è un mistero: il suo arrivo, la sua partenza, la sua stessa esistenza. Una nuvola bianca esiste senza radice alcuna, è un fenomeno sradicato, che non si appoggia in alcun luogo, o meglio si appoggia nel non luogo. Però, anche così, esiste ed esiste in forma abbondante.
Tutta l’esistenza è così: senza radici, senza cause, senza scopo: esiste. Esiste come mistero. Una nuvola non ha dove andare. Si muove, si muove per tutti i lati, padrona di tutte le dimensioni, così come delle direzioni. Niente le è vietato. Tutto è, esiste, in una completa accettazione.
Le nuvole non hanno un cammino proprio: vanno alla deriva. Un cammino implica arrivare in qualche luogo. Il cammino reale è un cammino senza rotta. Muoversi, ma senza intenzionalità prestabilita; muoversi senza una decisione razionale.
Per questo chiamo il mio cammino “La via delle Nuvole Bianche”. Mi piacerebbe che anche tu fossi come le nuvole bianche che vanno alla deriva nel cielo. Vanno alla deriva; non si dirigono verso un punto. Dovunque ti trovi, quello è l’obiettivo. L’obiettivo è ogni momento: il percorso è la meta. Trasformarsi in nuvole bianche. Rimanere solo lì, non opporre resistenza, non lottare: semplicemente godere della esistenza, celebrare il momento, il piacere, l’estasi della vita. (Osho)

Sarebbe meraviglioso potersi trasformare in una nuvola bianca…

10 Comments:

Anonymous Anonimo said...

ecco un pensiero per nuvole incontentabili che vorrebbero sempre avere una forma diversa da quella che hanno:

Accettazione di sé
Un re andò nel suo giardino e trovò alcuni alberi e delle piante morenti, mentre alcuni fiori erano appassiti.
La quercia disse che stava morendo
perché non poteva essere alta come il pino.
Osservando il pino il re lo trovò sofferente perché non poteva portare grappoli come la vite.
E la vite stava morendo perché non poteva fiorire come la rosa. Infine trovò una pianta, la viola, fresca e fiorente come sempre. Alla domanda del re la viola rispose:
«Mi è sembrato scontato che quando mi hai piantato tu desiderassi una viola. Se avessi voluto una quercia, un pino, una vite o una rosa, avresti piantato quelle. Allora ho pensato: visto che non posso essere altro che ciò che sono, cercherò di manifestarmi al meglio di me stessa».
Osho

valentina amica di francesca di scampagnate e di anima

1:28 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Ciao Elfa!
Il vento di questi giorni mi ha colpito parecchio. Soprattutto ieri, era fortissimo. A casa mia è andata via la corrente per ben due volte. Forse non è arrivato a caso, forse è arrivato per portarci un messaggio!
Bello il paragone della nuvola, con il cammino di ognuno di noi. Si, credo che ognuno di noi debba accettare il proprio cammino, seguendo, attimo dopo attimo, ciò che la vita ci offre.
Un abbraccio
LadySoul

2:39 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Una nuvola bianca, sola, in mezzo ad un cielo terso ed azzurro. E poco più in là altre nuvole bianche ( e qualcuna grigia!) Il nostro cammino... E quella nuvola è in continua evoluzione, cambia forma e dimensione molto spesso e velocemente, dipende dal Vento...che la sospinge, la forma e la trasforma. Qualche volta la nuvola bianca si avvicina alle altre (quando si avvicina alle grigie diventa grigia anche lei)ma quando può volteggia sola e libera nello spazio infinito,felice di essere...nuvola!
Un bacio a tutte le nuvole bianche e anche alle grigie!!!

6:10 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Il vento, forte!
Una volta ci portò via il lucernario e, al ritorno guardammo in su e vedemmo...il cielo!
Un'altra volta, anche grazie al fatto che i muratori avevano posizionato male i fermi delle persiane, il vento ne sradicò una e la trovammo smontata, al suolo.
Quando, come in questi giorni, soffia la tramontana (credo), mi ritornano in mente le serate passate al mio paese natale, con il vento che ululava e sembrava quasi una belva arrabbiata.
Ma Vincigliata no, Vincigliata è la libertà alle porte di casa; fai pochi metri e sei fuori dalla città, dal suo traffico, dalle sue nevrosi.
Il bosco ti ripaga. Se lo frequenti, ti regala l'emozione di fiori diversi per ogni stagione, magari il passaggio di uno scoiattolo o di un merlo o chissà.
E allora rimani attonito, come paralizzato nella speranza che non si spaventi, che lo scoiattolo continui a mangiare le sue pigne o il merlo a scovare i suoi vermicelli e che tu ti possa considerare uno di loro...
Ma questi sono i miei ricordi di Vincigliata.
I tuoi sono più freschi.
Mi hanno colpito le tue nuvole bianche.
A me piacciono quelle complesse che spuntano all'improvviso nel cielo sereno e cambiano i colori e la luce dà loro profondità e penso sempre che, se fossi un pittore, le immortalerei in un quadro, o magari potrei fotografarle, se solo avessi dietro la macchina nel momento giusto...
Mi piace scoprire il loro...senso di marcia e mi diverto a fissare un punto da dove giudicare il loro movimento e, dopo una, arrivano le altre e così all'infinito, con una forza capace di trasformare una mattinata serena in una giornata nuvolosa o, al contrario, liberare il cielo più affollato in pochissimo tempo.
E quando sono più veloci allora sono più contento, perché vuol dire che, rapidamente, il tempo sta cambiando...
E allora penso che la mia vita, come il cielo, può cambiare, anche nei momenti più grigi e che può sempre tornare il sole...

6:34 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Ciao Elfa.
Hai ragione. Credo proprio che non sia un caso che ci siamo incontrare.
Un abbraccio e a presto!
LadySoul

4:10 PM

 
Anonymous Anonimo said...

cara Elfa,
i tuoi scritti sono molto belli ,freschi, veri. Non sono su una nuvola, per ora. La cerco dentro di me.
Mi ci aggrapperò quando sara' forte e gonfia e chissa'... allora il mio cuore sarà più leggero GRAZIE con affetto!
amalia titti

12:08 PM

 
Anonymous Anonimo said...

carissima Elfa,
lancio la mia simpatia nell'azzurro del cielo sino a che incontrerà la tua nuvola bianca e le stropiccerà d'affetto le guance rigonfie di zucchero filato
MMMMMMMMM!
buona giornata e a prestissimo!
marzia

12:12 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Buon giorno Franci
ecco mi finalmente, scusa ma sai com'è varii impegni durante la giornata ....
Per fortuna che tu sei così brava di portarci sempre in classe le stampe di tuo diario virtuale, ma , meglio ancora, così se la lezione si fa noiosa....ecco che ci sono le nuvole bianche e bellissima viola del giardino dell Re....
a dopo
Renèe

7:59 AM

 
Anonymous Anonimo said...

Beh si, sarebbe stupendo trasformarsi in una nuvola,
ma Siamo veramente sicuri di essere veramente scissi da questa nuvola, di esserne esterni?
oppure siamo noi la nuvola stessa?
oppure la nuvola stessa è noi?
e se io posso sognare di essere una nuvola, perche' una nuvola non puo' sognare di essere me?
e allora...
chi sono io?
il concetto originale è nel libro di osho (Tao , Discorsi sul Tao Te Ching Vol 2)
ciao scrivi benissimo elfa!

4:26 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Ciao Elfa,
ti auguro una splendida settimana.
spero di rileggerti presto.
Un abbraccio
LadySoul

10:29 AM

 

Posta un commento

<< Home