In cammino con gioia
A volte la vita ci riserva delle sorprese, in un momento di difficoltà incontriamo persone speciali, con una carica di umanità straordinaria, che con la loro testimonianza ci illuminano in quel momento facendoci capire che il cammino su cui dubitavamo è quello giusto, che le difficoltà incontrate non ci devono scoraggiare. Ieri ho conosciuto Giovanna Negrotto, pellegrina di pace in giro nel mondo per favorire il dialogo interreligioso fra i popoli della terra e devo ringraziare gli amici dell’associazione “Un Tempio per la Pace”, per averla invita a portare la sua toccante testimonianza nel ciclo di incontri “Voci della speranza: donne per la pace”.
Il grande amore di Giovanna, sorella pellegrina, è l’India e come la capisco, quando lei parlava del suo folgorante incontro con “il mistero dell’India che non è la fame, ma la gioia” ho capito quanto il suo modo di sentire ed il mio erano vicini, perché se il tuo cuore si apre e sei in un cammino di pace scopri che il vero tesoro non sono i beni che tu possiedi, ma la gioia con cui tu riesci a comunicare agli altri, il rispetto che tu porti verso chi non ha nulla da darti se non un sorriso. Il ricordo più bello che ho dei viaggi nel Sud dell’India e in Nepal è l’immagine dei volti sorridenti incontrati nelle strade, nei mercati, sugli autobus affollati… Non sapevo il vero significato del saluto “namastè” e Giovanna me l’ha svelato: gli indiani giungono le mani e ti guardano profondamente negli occhi, pronunciando quella parola dicono: “mi prostro a Colui che ti abita e mi abita”… Ora ho capito perché brillavano sempre gli occhi della gente quando pronunciavano “namastè”, era come dire ad una persona “tu sei la mia gioia” e Giovanna ha aggiunto il commento di un salmo: “beato chi abita la tua casa, sempre canta le tue lodi, beato chi trova in te la forza e decide nel suo cuore di intraprendere il viaggio santo… io sono un sogno di Dio e mi metto in cammino, passando per la valle del pianto la cambio in una sorgente”. Tutti noi attraversiamo momenti di prove e sbandamenti, ci portiamo appresso un bagaglio di sofferenze, abbiamo addosso paure che dobbiamo superare, che di tanto in tanto ritornano, ma è normale, è la lotta del vivere quotidiano “che può diventare profumata, se è un lotta per la non violenza”… La domanda che ci assale è: ma allora come vivere in pace? Occorre “lasciarci uscire dal nostro ego, per camminare verso la pace, anche se a volte vuol dire non capirci più nulla ed è la storia di tutti noi, chi esce per la pace è per una pace che è in lotta, la lotta è nel quotidiano per avere tutti i giorni la pace, la vera potenza è quella degli agnelli, la colonna del mondo”…
Cara Giovanna come ti ho amata quando hai detto queste cose, a volte mi sento veramente un agnello quasi sbranato dai lupi, ma continuo ad essere agnello e porgo l’altra guancia allontanando la rabbia, che può minare l’esistenza, anzi trasformandola, prendendola in cura con consapevolezza. Ha ragione Thich Nhat Hanh a scrivere che: “i sentimenti sia negativi che positivi sono organici e appartengono alla stessa realtà. Non occorre alcuna lotta: basta abbracciare e curare; non pensare di dover combattere il male e di doverlo cacciare dal tuo cuore e dalla tua mente. Sarebbe un errore, occorre trasformare se stessi; se non hai rifiuti non puoi fare il “compost” con cui nutrire il fiore che è in te. La sofferenza e le afflizioni servono: sono organiche quindi sai di poterle trasformare e di poterne fare buon uso”. Per essere dei bravi giardinieri dobbiamo rimboccare le maniche e metterci in cammino con gioia, curando il nostro giardino interiore, comprendendo non solo le nostre sofferenze, ma anche quelle dell’altro e trasformando “la voglia di punirlo nel desiderio di aiutarlo”. Domani andrò a togliere un po’ di erbacce dal “giardino dell’anima” all’Eremo di Vincigliata e coltiverò la pace e la gioia; come raccomanda Thich Nhat Hanh non dobbiamo trascurare il nostro giardino interiore: “riporta la bellezza, riporta l’armonia nel tuo giardino; molte persone godranno il tuo giardino, se sarà tenuto bene”. La primavera è ormai inoltrata come stanno, cari amici, i vostri giardini? Cercate di non trascurarli per troppo tempo… il giardino interiore è come l’amore, va curato e annaffiato con affetto e dedizione.
5 Comments:
"Il tempo passa inesorabile, trascorre tra il chiasso e la fretta, e noi non ce ne accorgiamo perché raramente ci soffermiamo ad ascoltare il silenzio. Il tempo bisogna cercarlo e serbarlo per il futuro, come si fa con il pane, per poterlo usare quando si ha fame di vita."
5:58 PM
si è vero a volte incontriamo persone speciali....
e persone negative....
penso che entrambe ci possano dare molto e prendere molto....
ma questo è il gioco della vita...
dare, avere.... sembrano le voci di un estratto conto bancario...
L'importante è vivere....
esternare il proprio pensiero....
... curare il proprio "giardino interiore"..... che ci porta ad amare, lottare, correre e cantare...
la vita è più che una strenua rincorsa del successo.....
".... corri nei prati della tua anima e raccogli i fiori del tuo destino...."
Maurizio
9:26 AM
Allora....
innanzi tutto salve a tutti mi chiamo Alessandro.
per quanto riguarda la felicita'
so che è qui in questo mondo e in questa vita, è aiutando gli altri che si divente felici è comprendendo e agendo in maniera compassionevole che si riesce a cambiare il mondo non continuando a dire : "quello è uno St...o oppure quella è una persona orribile ecc... ecc....
Si lo so è umano ma non per questo vuol dire che sia giusto
avete mai provato ad aiutare una persona che non sopportate? avete mai aiutato una persona che vi ha fatto del male?
sostengo sia facilissimo aiutare le persone che vi stanno vicine e per cui provate sentimenti qualsiasi siano come amicizia, amore, e via dicendo.
Se una persona ci aggredisce, noi cosa facciamo?
alziamo anche noi la voce perche l'altra persona capisca che "NOI" non siamo da meno e che sappiamo essere arroganti anche noi, qui sta il fulcro del discorso;
se nel momento(quando veniamo aggrediti) noi provassimo a comprendere la sofferenza che spinge quella persona ad agire con arroganza nello stesso momento la vedremo con un diverso punto di vista e potremmo anche cercare di aiutarla parlandole con compassione e cercando di aiutarla.....
molti direbbero: ma come? quello mi aggredisce e io lo devo aiutare? col ca... io lo stendo e cosi impara......
ed è cosi che si aggrava le sofferenze altrui e le nostre.
Aiutando gli altri si diventa felici, è comprendendo le altre persone che si cresce e non rispondendo loro con la stessa moneta e lo dimostra il fatto che tutto il mondo politici compresi da sempre praticamente hanno agito con la politica del piu' forte e guardate dove siamo arrivati....
ci sono guerre dappetutto, omicidi come fiori in un campo di margherite, la fame imperversa su 2/4 del globo.... epidemie,terremoti,maremoti
è tutto un caso? davvero tutte queste tragedie sono coincidenze?
considerando il fatto che praticamente quasi tutti purtroppo hanno usato tale politica, perche non provare diversamente?
Fukyo
1:14 PM
Questa è una poesia che dedico a Elfa.
L' amore.
E' un fuoco che scalda.
E' una forza nell' animo.
Ci aiuta a credere in noi stessi,
sconfigge il male.
Con l'amore nasce l'amore.
9:23 PM
La risposta è dentro di noi è inutile cercare altrove!
WRR - 2006
2:31 PM
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