Le "rune" sono segni di scrittura nell'alfabeto dei popoli nordici e gli elfi i piccoli geni dell'aria nella mitologia nordica. Come Elfa desidero comunicare parole di saggezza, pace e solidarietà fra i popoli, aiutare le persone a ritrovare se stesse, ad avere più autostima e a vivere meglio la loro vita. Occorre iniziare e terminare la giornata con un sorriso. Amare sempre appassionatamente l'esistenza e le persone che incontri sul tuo cammino.

venerdì, aprile 29, 2005

Paura di amare

Ha ragione Anna nel suo commento a “Sentirsi amati” che oggi più che mai la gente ha “paura di amare”, viviamo in un mondo dove tutti sono affamati d'amore, vogliosi di amare e incapaci di amare. C’è da chiedersi: perché non si riesce più ad amare? L’odierna civiltà ha quasi distrutto e relegato alla mitologia l’ideale dell’amore che dura “tutta una vita”, viviamo in un mondo dove sempre più si celebra l'effimero e anche gli amori sono diventati un oggetto di consumismo; come scrive il filosofo Zygmunt Bauman “aumentano le relazioni usa e getta e i matrimoni lampo, è il consumismo in amore”, si sta insieme fino a che c'è piacere, poi alla minima difficoltà ci si lascia senza rancori... Bauman fa un esempio significativo: una volta le coppie facevano gli album di fotografie, dove si incollavano le foto dei momenti più belli vissuti insieme, le foto dell’album ingiallivano con la coppia… ora si fa il filmino, ma il nastro si può cancellare, sullo stesso nastro possiamo scrivere un’altra storia, poi cancellarla di nuovo e riscriverla… Forse si è stravolto il vero significato dalla parola amore ed è diventato così difficile amare e farsi amare; in effetti non si ama più, si desidera solo possedere la persona amata e la gioia del possesso è di breve durata. Mi viene in mente il giocattolo nuovo super costoso con cui si placa la fame d’amore del bambino, che avrebbe bisogno di affetto e tenerezza, di un po’ di tempo da parte dei genitori, sempre troppo affaccendati. Gli regalano il giocattolo, lui lo possiede, ma non riesce ad amarlo, ci gioca per un po’ e si diverte, ma poi si stanca e lo abbandona, non lo aveva sospirato abbastanza, gli era stato concesso subito, bruciando le tappe di crescita del desiderio. Così è oggi in amore: c’è solo la bramosia del possesso immediato, non si percorrono le tappe dell’amore, che dovrebbe essere come un fiore che sboccia, si apre lentamente e schiude i suoi petali… Se davvero “amare” si è trasformato in “possedere” non dobbiamo stupirci se nel mondo sta trionfando l’aridità dei sentimenti, ma Elfa è una sognatrice, crede ancora negli ideali e non demorde, per lei l’amore vero è quello descritto nel “Ci impegnamo” di Primo Mazzolari che l’amico Paolo Coccheri fa circolare fra i volontari delle Ronde della Carità e dei Buoni Samaritani, lo dedico a tutti voi, cari amici, spero di ottenere le vostre adesioni....
P.S. Grazie a Lory per le poesie traboccanti di emozioni e sentimenti.


Ci impegniamo
per trovare un senso alla vita
a questa vita, alla nostra vita
una ragione che non sia una delle tante ragioni,
che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore.
Si vive una volta sola
e non vogliamo essere "giocati"
in nome di nessun piccolo interesse.
Non ci interessa la carriera,
non ci interessa il denaro,
non ci interessa la donna o l'uomo
se presentati come sesso soltanto,
non ci interessa passare alla storia.
Ci interessa di perderci per qualche cosa o per qualcuno
che rimarrà anche dopo che noi saremo passati
e che costituisce la ragione del nostro ritrovarci.
Ci impegniamo
non per riordinare il mondo,
non per rifarlo su misura, ma per amarlo;
per amare anche quello che non possiamo accettare,
anche quello che non è amabile,
anche quello che pare rifiutarsi all'amore,
perché dietro ogni volto e sotto ogni cuore
c'è, insieme a una grande sete d'amore,
il volto e il cuore dell'amore.
Ci impegniamo
perché noi crediamo all'amore,
la sola certezza che non teme confronti,
la sola che basta per impegnarci
perpetuamente.
Primo Mazzolari

martedì, aprile 26, 2005

Sentirsi amato

Oggi è un giorno speciale, con me c’è Luigi, con cui condivido l’esperienza di essere attori nella compagnia “Il Teatro del Cielo”. Stiamo leggendo l’Esodo, il capitolo sul “Vitello d’oro”, l’episodio che concluderà il nostro ciclo di letture bibliche alla Basilica di San Lorenzo, insieme a Grazia e Walter, il regista dello spettacolo.
Abbiamo aperto insieme il Blog di Elfa e Luigi è rimasto colpito dalla frase di Thich Nhat Hanh : “Ci dimentichiamo di guardare le persone che amiamo e di apprezzarle, finché non è troppo tardi”, e questo è il suo commento:

Amare, donarsi….un rischio….
Paura di perdersi nell’altro…
Un’esistenza che si dissolve,
ma che vive e si placa!
Amore infinito che è vita.
Amore donato che è giubilo.
Amore gratuito che è tutto.
Amore è libertà di ascolto,
di vivere e osservare
i ritmi dell’esistenza!
Libertà di immersione
nei battiti del cuore
di chi ti sta innanzi,
inabissandosi nelle pulsioni,
passioni, affetti
e nell’infinità.

Belle parole, caro Luigi, ti ringrazio e desidero anche abbracciare Maurizio e Lory che mi hanno inviato due commenti significativi, ciò che tu hai scritto or ora, mi ha fatto ricordare un “Mattutino” di Gianfranco Ravasi, che ho subito pescato nella marea dei miei fogli, ma così era destino perché posso condividerlo subito con gli amici di Elfa.
Sabato 27 dicembre 2003 il “Mattutino”, su Avvenire, intitolato “Sentirsi amato”, iniziava con gli ultimi versi, prima della morte a 50 anni, del poeta americano Raymond Carver:

“Hai ottenuto quello che volevi
da questa vita, nonostante tutto?
Sì.
E che cosa volevi?
Potermi dire amato, sentirmi
Amato sulla terra.”

Il commento di Ravasi è significativo e lo facciamo nostro, perché Elfa condivide ogni parola: “Carver raffigura in modo semplice e trasparente la vera pienezza della vita, che non è solo quella dell’amare, ma dell’essere amato. L’amore non può essere imposto per obbligo, ma è un fiore che l’anima può far sbocciare…Può anche accadere che uno ami e non sia ricambiato, ma l’aver amato è già ricompensa a se stesso”.

lunedì, aprile 25, 2005

Vivere il Presente

Cari amici viviamo intensamente "il presente"
è questo quello che conta davvero nella vita

ha ragione il monaco buddista Thich Nhat Hanh a scrivere:

"Spesso siamo così indaffarati che ci dimentichiamo,
cosa stiamo facendo e persino chi siamo.
Ci dimentichiamo di guardare le persone che amiamo e
di apprezzarle, finché non è troppo tardi.
Anche quando abbiamo del tempo libero,
non sappiamo come entrare in contatto
con ciò che sta succedendo dentro e fuori di noi.
Così accendiamo il televisore e prendiamo in mano il telefono
come se potessimo sfuggire a noi stessi.
Meditare è essere consapevoli di ciò che sta avvenendo nel nostro corpo,
nelle nostre sensazioni, nella nostra mente e nel mondo.
Quando ci stabiliamo nel momento presente,
vediamo bellezze e meraviglie proprio davanti ai nostri occhi,
un neonato, il sole che sorge nel cielo.
Possiamo essere molto felici,
se solo siamo consapevoli
di ciò che sta davanti a noi".

Un mio caro amico regista é diventato zio di una splendida bambina, é impazzito di gioia. Dedico a lui il pensiero di Thich Nhat Hanh perché ha saputo riconoscere la bellezza della nascita di una nuova creatura.
La vita é qualcosa di meraviglioso che non sappiamo mai apprezzare abbastanza: La vita é un dono...