Le "rune" sono segni di scrittura nell'alfabeto dei popoli nordici e gli elfi i piccoli geni dell'aria nella mitologia nordica. Come Elfa desidero comunicare parole di saggezza, pace e solidarietà fra i popoli, aiutare le persone a ritrovare se stesse, ad avere più autostima e a vivere meglio la loro vita. Occorre iniziare e terminare la giornata con un sorriso. Amare sempre appassionatamente l'esistenza e le persone che incontri sul tuo cammino.

domenica, settembre 30, 2007

Vivere e amare

Da diversi mesi non scrivo sulle "Rune elfiche", troppo cose sono successe di cui alcune tristi ed altre gioiose, ma non è il momento di abbandonarsi a malinconie, oggi è un momento di gioia che desidero condividere con voi cari amici che mi seguite…
Nella mia vita sono successe tante cose, ma la più importante è stato l’incontro con persone che mi hanno arricchito, con la loro amorevolezza, fiducia e carica di simpatia.
Ricordo sempre le parole dette a "Terra Futura" dello scorso anno da Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, che noi ci arricchiamo solo nell’entrare in contatto con il volto dell’altro e nello scambio di esperienze personali: "ognuno di noi è un volto unico e irripetibile, l’altro è la ricchezza ed è ricco per te perché differente da te; non ci si incontra mai per caso, ogni incontro nella vita è un mistero, ci si trova insieme e ci si tocca vicendevolmente…"
Rivolgo un pensiero affettuoso a tutti i nuovi colleghi di lavoro, fiorentini e non, presso il Complesso mediceo laurenziano, nella Basilica e Biblioteca, che può vantare di avere la scala più bella del mondo, disegnata da Michelangelo. Il chiostro è magico, a maggio le azalee fiorite sono un tripudio di colori, al centro delimitato dalle siepi di bosso, c'è un arancio con i frutti in ogni stagione dell'anno, Un luogo di pace vicino al brusio del mercato. Per me la Basilica di San Lorenzo è un po’ la seconda casa, da oltre dieci anni la frequento, mi sono affezionata a Mons. Livi e alla saggezza dei suoi 93 anni; quando sono tornata dal viaggio in Nepal con la Caritas gli ho messo intorno al collo la sciarpa gialla buddista, che si porge in segno di rispetto, e l’ho ribattezzato il "Dalai Lama di San Lorenzo"… Come non ricordare la mitica Cesarina, una perpetua che non si ferma mai e si dà da fare da mattina a sera e Don Fabrizio, che con umiltà ha rinunciato al titolo di Mons. Porcinai per essere più vicino a noi catechisti e poi Fernando e Alviero, che si occupano della Basilica con instancabile dedizione, Franco che con simpatia gestisce il bookshop.
Da maggio vivo assai di più nella seconda casa, accogliendo i turisti che vengono a visitare la celebre chiesa, mausoleo della potenza e ricchezza della famiglia dei Medici, coadiuvata da colleghi con cui è un piacere collaborare e dagli amici volontari dell'associazione Ars et Fides che, con le nostre preparatissime storiche dell'arte, riescono a far comprendere tutta la bellezza di un capolavoro del Rinascimento. Non posso citarli ad uno ad uno i "ragazzi" e le "ragazze" di San Lorenzo, la lista è troppo lunga, ma ognuno di loro è un volto irripetibile, con ognuno c’è uno scambio di esperienza che mi arricchisce.
Il giovedì mattina invece cambio casa, nel senso che non lavoro a San Lorenzo, ma nella bella biblioteca della cooperativa Opera d’Arte; l’edificio è antico con alti soffitti a cassettoni, si trova in via dello Studio, ed era la sede dello "studio fiorentino", ovvero la prima università fondata nel capoluogo della Toscana. Dalle finestre si intravede la piazza dei Maccheroni dove ci sono gli uffici dell’amministrazione e direzione di Opera d’Arte…… un caloroso saluto e un augurio di buon lavoro a tutto il personale…
In biblioteca incontro tanti "amici", in primis le due giovani e simpatiche dottoresse che con me animano questo luogo, e poi loro: i "libri" che ho sempre amato, perché leggere è una delle grandi passioni della mia vita. Con i libri ho un rapporto affettivo, mi danno molto, sia che siano romanzi, saggi oppure volumi di arte illustrati, di cui è ricca la biblioteca di Opera d’Arte…
L’autore è nascosto all’interno delle pagine, leggendo un libro è come instaurare un rapporto con chi l’ha scritto e alcuni libri mi hanno dato tantissimo… Uno fra tanti: "Il profeta" di Kahlil Gibran, il capolavoro del poeta libanese, che ripercorre i temi fondamentali della nostra esistenza a cominciare dall’amore cui sono dedicate le prime pagine.
Amare e condividere la vita con una persona al giorno d’oggi è sempre più difficile, soprattutto per i ritmi frenetici della nostra opulente società occidentale. Il tempo per stare veramente insieme a chi si ama, per instaurare un dialogo costruttivo, per scoprirsi a vicenda con affetto e dedizione, è sempre più risicato, perché il lavoro spesso brucia buona parte delle energie, si torna stanchi, c’è da preparare i pasti, rimettere a posto casa… Trovare il giusto spazio per parlare con l’altro diventa raro ed è quasi un miracolo riuscire a ritagliare un briciolo di tempo per coltivare i propri interessi, perché in un rapporto occorre anche quello, anzi è fondamentale.
Ne parlavo poco tempo fa con Valeria, giovane dottoressa che si sta specializzando in chirurgia pediatrica, cugina di Donatella, la mia più cara amica d’infanzia, con cui ho condiviso la casa per più di un anno. La scorsa settimana Valeria è andata via, per seguire l’amore, proprio come scrive Gibran "quando l’amore vi chiama seguitelo, benché le sue vie siano faticose e ripide".
Le ho ripetutamente raccomandato alcuni pensieri di Gibran: "Amatevi l’un l’altro, ma dell’amore non fatene un vincolo… datevi il cuore, ma non per trattenervelo l’un l’altro, poiché solo la mano della vita può contenere il vostro cuore e reggetevi insieme, senza però stare troppo vicini: poiché le colonne del tempio sono collocate a una certa distanza, e la quercia e il cipresso non crescono l’uno all’ombra dell’altro".
Spero che Valeria ricorderà queste parole, ma poi ho un altro consiglio che per caso me è arrivato tra le mani giorni fa, rimettendo in ordine i foglietti che ci scambiamo la domenica pomeriggio negli incontri con Suor Julia, nella "Biblioteca Fioretta Mazzei" del Cimitero degli Inglesi. Non so chi me l’ha dato, ma è proprio dedicato ai giovani medici che frequentano la specializzazione.
Il brano è tratto dal libro "Quando le ruote si inceppano" di Agnese Baggio e spero che Valeria lo farà leggere ai suoi compagni di studi, è una riflessione per la vita:
Si apre la porta della corsia e un Primario col suo codazzo di giovani Assistenti fa il suo ingresso. Il Primario si ferma ad ogni letto con una presenza frettolosa e finalmente esce seguito dal suo piccolo corteo. Penso: "è entrato uscendo" e mi fermo perplessa su queste parole. Me le ripeto a me stessa. Sono io mai "entrata uscendo" dall’attesa di chi si aspettava qualcosa da me? Ogni momento negato è un momento perduto. Quanti sono i momenti perduti della mia esistenza? E’ mai possibile recuperarli?…..Quello che è impossibile agli uomini è possibile a Dio. In LUI confido.
Ti abbraccio affettuosamente, cara Valeria, augurandoti un sereno cammino, anche interiore, nel percorso della vita…

12 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ciao carissima Elfa, è un immenso piacer poterti rileggere. Condivido appieno queste parole: "...noi ci arricchiamo solo nell’entrare in contatto con il volto dell’altro e nello scambio di esperienze personali..." Ma guarda un po' che caso, anch'io ultimaente sto rileggendo Il profeta di Gibran ed ho ricordato alcuni passaggi ad alcune persone. Sono perle di saggezza. Nella ricerca delle sue opere, sono incappata anche in Favola d'amore di Hermann Hesse e l'ho donato ad una persona a me molto cara. Domani la vedo e sono curiosa di sapere cosa le ha portato la lettura.
Spero di rileggerti presto. Un abbraccio :)

9:58 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Ci mancavi, cara Elfa, felice ritorno... Amo quello che scrivi sull'incontro con le persone, è vero quando non ce lo aspettiamo facciamo degli incontri straordinari, ogni persona può darci qualcosa e arricchire la nostra esistenza...Sono felice che hai tanti nuovi amici fra i colleghi!! A presto
Francesco

1:04 AM

 
Anonymous Anonimo said...

Mi è piaciuto molto il messaggio che hai lasciato a Valeria, sia quello sull'amore tratto da Gibran, sia quello sulla facilità con cui a volte senza neanche accorgercene "entriamouscendo" nella vita delle persone. Mi riferisco soprattutto alle storie d'amore di oggi: i matrimoni non resistono più e le coppie non sopravvivono alla convivenza, per non parlare dei rapporti lampo, gli amori "usa e getta" dove tutto si conclude nello spazio di pochi mesi se non giorni, ci si arrende alle prime difficoltà e allora..., allora ciao!!! Ognuno torna per la sua strada, liberi come prima, ma con un po' di amaro in bocca... Vorrei che amare tornare ad essere Amare con la A maiscola, come la A di Affetto,la A di Anime in comunione, la A di Accettazione dell'altro come diverso da te e che ti può dare molto, la A di Amicizia più forte che si trasforma in AMORE. Per te, Elfa, la A di Auguri di continuare a scrivere rendendoci partecipi delle tue emozioni
A presto Barbara

7:34 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Ciao carissima Elfa! Ho pubblicato una poesia, che ho dedicato ai monaci buddisti. Avrei piacere se tu passassi a leggerla.
Un abbraccio e buona domenica!
:)

4:53 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Ciao Fra.... ho letto l'articolo che hai scritto, molto bello, complimenti e grazie per le parole che hai dedicato a me e alla mia storia… la prima cosa che voglio dirti e' stai tranquilla, perché sta andando molto bene! Con il mio amore ci aiutiamo tanto, ci veniamo incontro, non ci stiamo assolutamente "soffocando", ognuno si sta mantenendo i suoi spazi, finalmente sto riuscendo a studiare un po’. Quando abbiamo dei problemi ci consultiamo... ed io sono più tranquilla, serena... Complimenti ancora per l'articolo che hai scritto e GRAZIE PER IL PENSIERO E PER QUANTO MI STAI VICINO. Ti telefono presto! Un abbraccio Vale

10:14 AM

 
Anonymous Anonimo said...

Cara Elfa, bello il tuo commento sull’entrare uscendo....
Credo che la chiave per una maggiore consapevolezza di noi e dell’altro passi proprio da qui... Dall’allontanare la fretta, non tanto dai nostri gesti quotidiani che a volte sono frettolosi per necessità (pensiamo a quanto è faticoso essere donne che lavorano, studiano, amano e accudiscono bambini), ma dalla nostra dimensione interiore. Proviamo e rallentare il ritmo dei pensieri: è solo calmando la mente che si percepisce l’unità, anche correndo a 120 all’ora!!!
Calmare la mente, attraverso la meditazione e la pratica spirituale, non è affare facile perché non ci siamo abituati e ci spaventa... In fondo non è poi tanto male, sembra dirci il nostro ego, non avere mai tempo per guardare dal vivo la puzza che facciamo... Ma è solo alzando il bidone della spazzatura che possiamo comprendere che dal letame nascono fiori meravigliosi.
Auguro a tutti voi... Una felice sbirciatina nei propri bidoni interiori...
valentina

6:03 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Bello quello che consigli a Valeria; è vero in amore occorre stare vicini, ma ognuno con le proprie particolarità ed esperienze, qualcuna va condivisa ed altre vanno vissute singolarmente, mai cedere ad un amore che "soffoca"!!!
Baci Irene

9:17 AM

 
Anonymous Anonimo said...

Felice Samhain!
:)

10:26 PM

 
Anonymous Anonimo said...

la vita è un continuo incontrarsi, ma ad ogni incontro occorre fermarsi, conoscere la persona che ci sta dinnanzi, solo ascoltandola e prestando attenzione alle sue parole potremo comprenderla e poi... se è l'incontro di un giorno...ripartire "arricchiti"
Luisa

11:21 AM

 
Anonymous Anonimo said...

Nella vita incontriamo tante persone, ma sono poche quelle che ci lasciano un ricordo indimenticabile, però ogni volto che incontriamo è un'esperienza nuova, alcune persone ci accompagnano tutta la vita, altre le perdiamo per strada...ma l'affetto rimane...
un abbraccio
Ilaria

7:18 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Cara Elfa, è da un po' che non ti vedo più...
Ti auguro delle feste serene e piene di amore e armonia.
Un abbraccio
LadySoul :)

11:15 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Your blog keeps getting better and better! Your older articles are not as good as newer ones you have a lot more creativity and originality now keep it up!

12:20 AM

 

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