Paura di amare
Ha ragione Anna nel suo commento a “Sentirsi amati” che oggi più che mai la gente ha “paura di amare”, viviamo in un mondo dove tutti sono affamati d'amore, vogliosi di amare e incapaci di amare. C’è da chiedersi: perché non si riesce più ad amare? L’odierna civiltà ha quasi distrutto e relegato alla mitologia l’ideale dell’amore che dura “tutta una vita”, viviamo in un mondo dove sempre più si celebra l'effimero e anche gli amori sono diventati un oggetto di consumismo; come scrive il filosofo Zygmunt Bauman “aumentano le relazioni usa e getta e i matrimoni lampo, è il consumismo in amore”, si sta insieme fino a che c'è piacere, poi alla minima difficoltà ci si lascia senza rancori... Bauman fa un esempio significativo: una volta le coppie facevano gli album di fotografie, dove si incollavano le foto dei momenti più belli vissuti insieme, le foto dell’album ingiallivano con la coppia… ora si fa il filmino, ma il nastro si può cancellare, sullo stesso nastro possiamo scrivere un’altra storia, poi cancellarla di nuovo e riscriverla… Forse si è stravolto il vero significato dalla parola amore ed è diventato così difficile amare e farsi amare; in effetti non si ama più, si desidera solo possedere la persona amata e la gioia del possesso è di breve durata. Mi viene in mente il giocattolo nuovo super costoso con cui si placa la fame d’amore del bambino, che avrebbe bisogno di affetto e tenerezza, di un po’ di tempo da parte dei genitori, sempre troppo affaccendati. Gli regalano il giocattolo, lui lo possiede, ma non riesce ad amarlo, ci gioca per un po’ e si diverte, ma poi si stanca e lo abbandona, non lo aveva sospirato abbastanza, gli era stato concesso subito, bruciando le tappe di crescita del desiderio. Così è oggi in amore: c’è solo la bramosia del possesso immediato, non si percorrono le tappe dell’amore, che dovrebbe essere come un fiore che sboccia, si apre lentamente e schiude i suoi petali… Se davvero “amare” si è trasformato in “possedere” non dobbiamo stupirci se nel mondo sta trionfando l’aridità dei sentimenti, ma Elfa è una sognatrice, crede ancora negli ideali e non demorde, per lei l’amore vero è quello descritto nel “Ci impegnamo” di Primo Mazzolari che l’amico Paolo Coccheri fa circolare fra i volontari delle Ronde della Carità e dei Buoni Samaritani, lo dedico a tutti voi, cari amici, spero di ottenere le vostre adesioni....
P.S. Grazie a Lory per le poesie traboccanti di emozioni e sentimenti.
Ci impegniamo
per trovare un senso alla vita
a questa vita, alla nostra vita
una ragione che non sia una delle tante ragioni,
che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore.
Si vive una volta sola
e non vogliamo essere "giocati"
in nome di nessun piccolo interesse.
Non ci interessa la carriera,
non ci interessa il denaro,
non ci interessa la donna o l'uomo
se presentati come sesso soltanto,
non ci interessa passare alla storia.
Ci interessa di perderci per qualche cosa o per qualcuno
che rimarrà anche dopo che noi saremo passati
e che costituisce la ragione del nostro ritrovarci.
Ci impegniamo
non per riordinare il mondo,
non per rifarlo su misura, ma per amarlo;
per amare anche quello che non possiamo accettare,
anche quello che non è amabile,
anche quello che pare rifiutarsi all'amore,
perché dietro ogni volto e sotto ogni cuore
c'è, insieme a una grande sete d'amore,
il volto e il cuore dell'amore.
Ci impegniamo
perché noi crediamo all'amore,
la sola certezza che non teme confronti,
la sola che basta per impegnarci
perpetuamente.
Primo Mazzolari